Biografia
Nasce a Pisa il 31 agosto 1922, in questa città compie gli studi, laureandosi in matematica pura.
Pittore figurativo prima, passa alla pittura astratta nel 1947, sceglie la via dell’astrazione perché come egli stesso afferma “Sono diventato non-figurativo per aver dato un significato reale agli avvenimenti della guerra”.
Tra il 1948-49, attua una serie di opere pittoriche” I GRIDI” con l’impiego di lettere stampigliate e cifre. Dopo un breve soggiorno a Roma, nel 1950 si stabilisce a Milano, dove realizza per un periodo opere di astrazione geometrica, successivamente entra in contatto con il MAC di Monnier, Dorfles, Munari e Soldati.
Nel 1951 viene invitato a due mostre dedicate all’arte astratta in Italia: Arte Astratta e Concreta alla Galleria d’Arte moderna di Roma e Panorama dell’Arte Astratta in Italia dal 1915 al 1951 alla Galleria Bompiani di Milano.
Nell’ottobre del 1951 realizza un complesso di opere dove l’impiego della macchia è largamente impiegato, esposte alla galleria Numero di Firenze, furono definite Pitture nucleari. Sul finire del 1951 si trasferisce a Parigi e nel maggio 1952 ha luogo la sua prima mostra personale parigina alla Galerie Arnaud.
1954 viene invitato al Salon de Mai di Parigi ed in seguito viene invitato ogni anno.
Tra l’anno 54 e il 59, attua un ciclo di opere dove l’allusione al mondo meccanico è costante. Compie numerosi viaggi in Europa esponendo con personali a Bruxelles, Copenhagen, Schiedam, Amsterdam.
Nel 1960 parte per gli Stati Uniti e pur lavorando con la Gres Gallery di Chicago, poi preferisce risiedere a New York.
Ritorna a Parigi, dove partecipa all’azione del Nouveau Réalisme.
Nel 1961 è accolto in Svezia – dove l’artista soggiorna a più riprese – una sua ampia retrospettiva alla Kunsthalle di Lund, tale esposizione è poi ripetuta nel 1963 al Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Nel 1962 presenta, Le Pays Réel alla Galerie J. di Parigi.
A Parigi nel 1965 firma il primo Manifesto della “Mec-Art” abbreviativo di Mechanical-Art; ovvero un’arte che sfrutta tutti i procedimenti fotografici per ottenere un’elaborazione meccanica di una nuova immagine riportata poi su tela o metallo su cui l’artista interviene pittoricamente. Nello stesso anno espone a Stoccolma, Amsterdam, Bruxelles e Milano.
Nel 1968 è invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia, dove nell’edizione successiva del 1970 sarà commissario di esposizione.
Tra il 1971 e il 1972 fonda due riviste di poesia visiva: “Mec” e “Lotta Poetica”.. Dal 1976, inizia a lavorare ad un gruppo di opere dove Bertiniinvita ad una revisione della cultura in atto, proponendo di ripartire su basi semplici e chiare. Questo ciclo si chiamerà “ABBACO”
Nel 1984 a Parigi dove gli è consacrata una grande retrospettiva al Centre National des Arts Plastiques. L’anno successivo il Ministero della Pubblica Istruzione francese lo nomina “Chevalier dans l’Ordre des Arts et Lettres”. Nel 1988-89 compie alcuni viaggi in Oriente, esponendo nei musei d’arte moderna di Seoul e Taiwan.
La Galleria Planetario ha esposto Gianni Bertini, nel 1978 e nel 1980
Gianni Bertini muore a Caen (Normandia) l’8 luglio 2010
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA